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The 100: Panic Room's POV

Titolo: The 100

Anno: 2014 - in corso

Genere: post-apocalittico

Stagioni: 4

Paese d'origine: Stati Uniti

Produttore televisivo: Jason Rothenberg

sigla di The 100

The 100 è una serie televisiva che, specialmente nell'ultimo periodo, sta avendo un buon successo fra il pubblico. Iniziai a seguirla in televisione qualche anno fa, ma a causa degli orari impossibili durante i quali veniva trasmessa (alle 2 di notte) non ci capii molto. Due mesi fa fece la sua comparsa fra i miei suggeriti di Netflix e ricordandomene decisi di guardarla. Inizialmente non sembrava un granché ma dopo qualche episodio iniziarono ad emergere alcune tematiche che non speravo di trovarvi. La serie è basata sull'omonima tetralogia di Kass Morgan (The 100; The 100: Day 21; The 100: Homecoming; the 100:Rebellion). Decisi quindi di leggere il libro in contemporanea, e come potrete immaginare è stata una scelta davvero pessima. Stavolta però il motivo è diverso dal solito: il libro generalmente piace di più rispetto alla serie, almeno ai lettori. Per The 100 è completamente l'opposto. Il libro, rispetto alla serie, è incredibilmente banale, scontato, noioso e privo di ogni senso. Non succede assolutamente nulla, ci sono soltanto lunghissime descrizioni di drammi sentimentali ripetitivi e noiosi. Per gran parte del libro Clarke Griffin, la protagonista, viene sballottata fra Wells Jaha e Bellamy Blake come una pallina da ping pong. È proprio sulla figura di Clarke Griffin che vorrei soffermarmi in seguito. Anche la trama della serie TV è diversa da quella del libro, e personalmente preferisco la prima.

Solo una stazione spaziale, l'Arca, preserva l'ultimo residuo di umanità dal baratro dell'estinzione. Trascorsi 97 anni da una guerra nucleare che ha stravolto la Terra, gli ultimi esseri umani rifugiatisi nello spazio stanno affrontando una nuova catastrofe: l'Arca sta morendo. Per prolungare la vita, i membri del Consiglio decidono di applicare leggi particolarmente severe, uccidendo i trasgressori (anche se il reato compiuto non è grave), e incarcerando tutti i minorenni. Il Consiglio, come ultimo ed estremo tentativo, decide di inviare 100 giovani (under 18) criminali per verificare i livelli di radioattività ed eventualmente sbarcare sulla Terra. La generazione che partecipa alla missione non conosce la Terra, se non tramite descrizioni o illustrazioni. I giovani sono quindi completamente estranei alle bellezze della natura, abituati al metallo e agli spazi angusti, e allo stesso tempo sono impreparati ai pericoli che potrebbero incontrare. Dopo aver appurato che la Terra non è più radioattiva, i 100 scoprono però che nelle ombre della foresta si nascondono pericoli forse anche peggiori: non sono soli.

Una differenza davvero importante che ho riscontrato fra la serie TV e i libri è la figura della donna. In generale, tutte le donne dei libri sono troppo stereotipate: deboli, passionali, completamente dipendenti dagli uomini. Le loro preoccupazioni principali riguardano le proprie stupide e terribilmente scontate storie d'amore. Anzi, proprio tutta la trama del libro è incentrata sul tema amoroso. Generalmente negli young adults la componente amorosa fa da sfondo, o al massimo da accompagnamento, alla vera e propria vicenda centrale. Nel libro di The 100 invece gli intrecci amorosi sono a mio parere troppo centrali, mentre il resto della trama viene un po' lasciato a sé stesso. Ho letto soltanto i primi due libri: il primo forzatamente e il secondo sperando che la situazione potesse cambiare, ma siccome così non è stato ho deciso di abbandonare la lettura.

Nella serie questa situazione è totalmente ribaltata: la donna viene completamente rivalutata rispetto al libro, diventa forte e indipendente, ha un ruolo fondamentale e a volte prende le redini della situazione, comandando l'intero gruppo di "naufraghi". La posizione di ogni figura femminile è centrale in ogni situazione, implicitamente o esplicitamente. Soprattutto il personaggio di Clarke è completamente nuovo rispetto al libro, direi totalmente differente.

La serie ha ulteriori elementi che la rendono superiore rispetto al libro: una forte componente psicologica adatta all'insolita situazione in cui si trovano i personaggi. Sentimenti come l'ansia, la paura, la tensione emotiva trapelano dallo schermo e inondano anche lo spettatore. Altri temi fondamentali che mancano totalmente nel libro sono il senso di giustizia e la ricostituzione di una società, che come potrete immaginare sarà molto difficile. Giochi di potere, tradimenti, inganni e sabotaggi interni, scelte difficili e amori tribolati e impossibili sono alcuni degli ingredienti salienti che rendono particolarmente "gustosa" questa serie TV.

Se vuoi leggere la versione di Xavewec, clicca qui.

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I diversi post che puoi trovare su questo sito sono scritti da due persone: Xavewec e Panic Room. 

Entrambi condividono la passione di scrivere ed entrambi si occupano della gestione del sito.

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