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Sword Art Online: la rivincita!

Tempo fa vi avevo raccontato della mia esperienza con Sword Art Online e di come, nonostante la voglia e l'impegno, abbia mollato al IV episodio senza particolari speranze per una possibile terza occasione, finché non ho discusso con un nostro follower che mi ha raccontato di molti che, proprio come me, si sono fermati a questo maledetto episodio, consigliandomi di proseguire perché l'anime potrebbe essere buono. L'ho fatto (riguardando da capo) per, eventualmente, avvalorare o confutare la sua tesi. Il verdetto finale? Aveva ragione più di quanto avesse torto.

Dopo aver portato al sicuro la bimba del IV episodio ed aver rianimato il suo pet, Kirito si avvicina sentimentalmente ad Asuna (prima per indagare su degli strani omicidi e poi a causa di vari problemi di "politica interna" del gioco). Ahimé, col passare degli episodi e dell'avvicinamento tra Asuna e Kirito, il videogioco in cui si ritrovano passa in secondo piano (tanto da diventare sfondo), per lasciare spazio ai rapporti tra i personaggi, fino ad estremizzarli risultando inverosimilmente veloci e forzati, complici i protagonisti fin troppo sentimentali. Epilogo della prima parte di questa stagione: Kirito ed Asuna si sposano ed il primo riesce ad uscire dal gioco, a seguito di una boss fight molto interessante e bella, mentre Asuna si sacrifica durante lo scontro per proteggerlo. Mentre si riprende fisicamente aiuta le autorità a gettare luce sul caso SAO e a ritrovare Kayaba Akihiko, creatore del gioco in questione, responsabile di moltissimi omicidi (una specie di Saw L'Enigmista, circa).


Ci viene così presentata Suguha, sorella adottiva di Kazuto (nome reale di Kirito) e per cui ha una cotta, che gioca ad ALfheim Online (simile a SAO) con l'intenzione di avvicinarsi ai videogiochi per comprendere meglio il mondo in cui suo fratello è rimasto a lungo prigioniero. Dopo essere uscito, Kazuto trova Asuna ancora in vita e visita spesso l'ospedale in cui si trova (sotto il "controllo" del Nervegear), portandole fiori ed altri regali. L'intermezzo di indagine e di ripresa smorza eccellentemente i ritmi dell'avventura precedente, dando una tinta più seria all'intera vicenda.

Ma non tutto è perduto, voci (e foto) affermano che Asuna potrebbe essere ancora viva ,sebbene rinchiusa in una gabbia, in Alfheim dove incombe una minaccia che vuole controllare le menti dei videogiocatori, la stessa che tiene priogioniera l'eroina. Kazuto indossa il visore e si catapulta nel nuovo gioco (da cui è possibile uscire a proprio piacimento) e qui incontra Leafa (l'avatar di Suguha nel videogioco) che vuole aiutarlo. Riusciranno a liberare Asuna? Sopravviveranno al gioco?.


La serie inizia molto male, continua con alti e bassi per un po' fino alla fine di Sword Art Online dove tutto diventa più serio e prioritario, le indagini e ALfheim Online inoltre contribuiscono allo sviluppo della trama su un tema abbastanza scontato (salvare la principessa) ma molto ben organizzato e piacevole. Sembra però che verso la fine ritorni sulla strada della banalità e della noia ma ormai sia i personaggi che le vicende sono più maturi perciò nulla è troppo rovinato.


Ad un'altra volta per la seconda stagione!

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