Galapagos - Kurt Vonnegut
Prima di parlare del libro, vorrei rendervi partecipi di come io sia arrivato a scoprirlo. Ero prossimo a terminare Giorni in Birmania di George Orwell e già cercavo il libro che lo avrebbe seguito (nonostante avessi i libri della saga di Metro e i Malavoglia di Verga da leggere) e, girando per un forum, mi imbatto in una discussione di libri molto particolari. Tra questi figurava Galapagos di Kurt Vonnegut ed io, tra me e me, pensai che non fosse altro che un romanzo di avventura. Mi sbagliavo, decisamente troppo.
Io non riesco ad inquadrare questo romanzo in un genere ben preciso, potrei definirlo un romanzo biografico, di avventura, fantascientifico, psicologico, di indagine antropologica e scientifica ma non riuscirei ancora a spiegare tutto quelo che quest'opera racchiude in sè.
La Bahia de Darwin è una nave turistica , nonostante presenti una natura militare, utilizzata per la "Crociera-natura del Secolo", una crociera, a cui parteciperanno molte persone facoltose e/o importanti (e la vedova Mary Hepburn), che si propone di far rotta per le Galapagos per scoprire la natura allo stesso modo del naturalista Charles Darwin (da cui deriva il nome) un secolo e mezzo prima.
E' il 1986 (un milione di anni prima del tempo del narratore) e tutto il mondo sta attraversando una gravissima crisi economica e tutti, soprattutto nei paesi più poveri, soffrono la fame.
Partita dal cantiere navale di Malmo (Svezia), la Bahia de Darwin ha raggiunto il punto di partenza (Ecuador) della crociera che, in un modo o nell'altro, si concluderà nell'isola di Santa Rosalia. Nel frattempo, i partecipanti della crociera si sono ridotti a soli 6: Mary Hepburn, ex-insegnante di biologia vedova, James Wait, truffatore, Andrew Macintosh, investitore, Selena Macintosh, la figlia cieca, i coniugi Zenji ed Hisako Hiroguchi, rispettivamente l'inventore del Mandarax (di cui parleremo dopo) ed un insegnante dell'arte della composizione floreale.
La vicenda si svolge su 4 piani differenti di narrazione, con un dislivello temporale di un milione e più di anni:
Le vicende dell'hotel (Ottobre-Dicembre 1986), il tentato suicidio della vedova Hepburn, la fame, la sempre meno probabile partenza e così via;
Le vicende di Santa Rosalia (Dicembre 1986-2006+), al termine del viaggio della nave;
Il passato dei personaggi (-1986), le loro origini, le loro professioni e come sono arrivati alla Crociera-natura del secolo;
Il Presente (1.001.986 d.C.), ovvero quando gli uomini ormai sono cambiati ed il tempo in cui il narratore racconta delle vicende di un milione di anni prima.
Nel frattempo Bobby King, l'organizzatore della crociera, ha ormai la certezza che della vecchia bagnarola sbronza non si sarebbe più fatto nulla.
La cosa è questa, poi diventerà...
Io ho amato e amo lo stile di scrittura di quest'opera, nessun romanzo mi ha mai provocato tante sensazioni (spesso contemporaneamente) quanto Galapagos. Avendo quattro piani narrativi, i più potrebbero credere che il tutto sia confusionario ma così non è, tutto è legato insieme magistralmente, da personaggi (tra cui il narratore), particolari o la natura stessa. L'autore lascia spazio ad essenziali ma efficaci descrizioni che spesso servono a delineare meglio l'essenza stessa dei personaggi (mentre in altre opere, tra cui Il Signore delle Mosche, le descrizioni risultano troppo lunghe e dispersive, senza particolare valore narrativo). E se le descrizioni sono ottime, perfette sono le digressioni di carattere scientifico o psicologico. A dare poi un'aria più scientifica (a mo' di libro di testo) sono le frequenti ripetizioni e i chiarimenti.
Tutto ciò non danneggia la narrazione ma la approfondisce o ne prefigura alcuni particolari.
Come ci spiegherà il narratore, tutti i personaggi il cui nome viene preceduto dall'asterisco * sono prossimi alla morte.
"In questo modo rovina la storia", potreste pensare, ma il narratore vi racconterà del destino dei personaggi continuamente, stimolando la vostra curiosità a conoscere cosa li porterà a ritrovarsi nelle situazioni in cui, vi verrà detto che, si ritroveranno. Il Mandarax a proposito ci riserva "Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno." (Oscar Wilde).
Ma cos'è il Mandarax? E' un dispotivo, una specie di smartphone, inventato da Zenji Hiroguchi capace di tradurre in numerossime lingue, di diagnosticare le malattie e di proporre una citazione in base ad una parola inserita.
Ho già accennato alla natura, il libro verte infatti sull'importanza del meccanismo della selezione naturale (ironicamente, le isole Galapagos stimolarono il grosso cervello di Charles Darwin a teorizzarla) e su una generale sfiducia, addirittura odio, verso l'umanità (di un milione di anni fa ovviamente!). Il tutto poi è sagacemente condito con una certa ironia, soprattutto sull'umanità e la morte.
Infatti la componente di carattere misantropa è forte, potremmo abbozzare come morale "Morti, bugie, tradimenti e follia hanno un responsabile comune: il grosso cervello degli uomini".