Crimine e malattia, un solo mostro: Hannibal Lecter
Premessa: Quanto scrivo deriva unicamente dai libri. I vari film e la serie TV (soprattutto quest'ultima) apportano diverse modifiche alla trama originale che io non ho apprezzo molto. Non spaventatevi in caso di incongruenze ed in caso reputiate abbia sbagliato qualcosa, non esitate a contattarmi.
E' il 1981 e l'autore di Black Sunday (libro del 1975 che racconta di un folle ex-soldato che pianifica un attentato terroristico) Thomas Harris pubblica il suo secondo libro: Il Delitto della Terza Luna (o Red Dragon).
Quest'opera racconta di un serial killer, conosciuto come Lupo Mannaro o Drago Rosso, che uccide, con la luna piena, intere famiglie (2) per poi stuprarne le madri e mogli. L' FBI con Jack Crawford al comando si trova costretto a chiamare un ex-detective con un'abilità particolare, quella di immedesimarsi nella mente dei serial killer, e meritevole di aver compiuto un grande arresto: lo psicologo pluriomicida Hannibal Lecter. Questo arresto però è stato molto faticoso sia mentalmente, sia fisicamente (il dottore lo ha accoltellato) ed ora è in pensionamente anticipato con la moglie ed il figlio.
Passano 7 anni ed il caro Harris pubblica il suo terzo romanzo: Il Silenzio degli Innocenti (o The Silence of The Lambs). Un nuovo serial killer, conosciuto come Buffalo Bill, rapisce, uccide e scuoia donne molto alte e formose per poi abbandonarne i cadaveri in fiume. Dopo gli avvenimenti del primo libro, Jack Crawford deve assoldare un nuovo detective e decide di chiamare in azione la neoagente, temporaneamente, Clarice Starling.
! SPOILER ALERT [
11 anni, 1999, Harris pubblica il capitolo conclusivo della saga del Dottor Lecter. Dopo la morte di Buffalo Bill, Clarice Starling di Scienze del Comportamento si è occupata di altri casi e l'omicidio di una nota criminale ha sollevato un sacco un sacco di attenzioni su di lei. Nel frattempo il poliziotto Rinaldo Pazzi, meritevole di aver arrestato il Mostro di Firenze (un uomo che uccideva coppie di innamorati), si rende conto che il Professore Fell, appena arrivato nella capitale dell'arte rinascimentale (Firenze), potrebbe essere l'evaso Dottor Hannibal Lecter. ] !
Altri 7 anni, le vicende del Dottor Lecter sono ormai concluse ma l'ormai ricco e bravo scrittore Harris decide di pubblicare il prologo per analizzare tutti gli eventi (soprattutto quelli che riguardano la sua famiglia, specialmente legati alla sorella) che hanno portato alla formazione della mente del Mostro, dal rapimento alle fughe, fino al suo lavoro. Un ottimo libro che permette di capire pienamente le meccaniche dietro i ragionamenti e le azioni. Fino alla sociopatia pura.
Dopo aver presentato i 4 libri che raccontano del cannibale più famoso dei libri e che vi consiglio di leggere in quest'ordine in modo da seguire la line up temporale e conoscere prima le azioni e poi le cause (come se fosse una grande, enorme indagine). Parliamo brevemente delle opere nella loro composizione.
NOTA: La numerazione, d'ora in poi, dei romanzi è quella della saga di Lecter, è perciò escluso Black Sunday .
Nei primi 2 libri, i serial killer sono molto interessanti e spinti dalle più svariate motivazioni (desideri sessuali e fisici assenti) ed il Dottor Lecter è solo un personaggio secondario che ha, quasi, la funzione di consulente delle indagini (con tutte le difficoltà ed i problemi legati a lui) ma riesce ad attrarre l'attenzione e la curiosità del lettore, focalizzando tutti gli eventi su di lui. L' interesse che Hannibal riesce a suscitare è poi testimoniato dai 2 romanzi successivi completamente dedicati a lui.
Interessante come lui riesca a giocare con i vari personaggi per il semplice divertimento e di come anche lui, incredibilmente, abbia delle debolezze.
Le descrizioni sono belle e suggestive, ho apprezzato particolarmente quella di Firenze nel terzo romanzo.
Inoltre credo che Harris, l'autore, identifichi parte della sua personalità in una parte di quella del cannibale, suggerito dai vari richiami di natura scientifica/letteraria e dalla grande intelligenza del vero protagonista.