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Watch Dogs 2, rinascita?


Dopo un primo capitolo che ha deluso i più e che ha tradito le promesse fatte in quel caro E3, Ubisoft è riuscita (ampiamente a mio parere) a farsi perdonare con Watch Dogs 2.

San Francisco. Marcus Holloway è un giovane hacker afroamericano che entra nel gruppo hacker noto come Dedsec. L'obiettivo principale è smantellare il grosso software CTos 2.0 (un sistema che dovrebbe connettere tutta una zona in modo da aiutare la polizia e i cittadini ma usato decisamente per scopi più "malvagi") proprietario della già conosciuta Blume. Ma per fare ciò, dovremo abbattere uno ad uno i big della tecnologia (e non solo), in combutta con il gigante Blume.

Nel gioco incontreremo una ristretta schiera di personaggi, ognuno dei quali fortemente caratterizzato (il mio preferito è Josh) e che avranno un ruolo importante ai fini della trama (es. Dusan, CEO di Blume, è il "cattivo" del gioco).

Passando all'aspetto tecnico: La grafica fa il suo sporco lavoro, non eccelle assolutamente (non parliamo di Battlefield One o Uncharted 4) ma comunque non è da criticare e riesce ad offrire bei giochi di luci (soprattutto a lunga distanza o su grandi oggetti, come i ponti). I difetti della fisica degli oggetti rimandano al capitolo precedente con i pali che si rompono sembrano però quasi attenuati e migliorati. Ci sono bugs e imperfezioni della fisica dei modelli (potrebbe capitare di incontrare barche che si compenetrano in colonne o saltare in aria per poi atterrare nuovamente come se nulla fosse) ma in generale riesce ad offrire un grandioso comparto tecnico (a fronte dell'enorme interattività col mondo di gioco), senza eccessivi tempi di caricamento.

Infatti l' hacking ci permetterà di controllare tutto (o quasi), dalle telecamere alle auto e persino dei satelliti. A semplificare il lavoro avremo 2 droni: uno di terra e uno d'aria. Di conseguenza l'interazione è massiva ed offre molteplici approcci per le missioni e per le numerose attività di cui è condito il gioco (ad esempio gare con i kart o le regate). Nel gioco sono presenti tantissimi collezionabili come i punti di ricerca (per salire di livello) o verniciature per le auto e le armi. Sì può intuire quindi che la personalizzazione è alta, non siamo ai livelli di un Saints Row 3 o 4, ma possiamo vestire il nostro Marcus come più ci gusta (Io l'ho vestito come Al Capone).

Citazioni (non siamo in South Park però ci sono) e un forte umorismo, spesso eccessivamente volgare, fanno da padrone nel gioco, in netto contrasto con l'aria più cupa e seria del primo capitolo.

In conclusione, Ubisoft ha creato un bel open world, innovativo e molto simpatico.

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I diversi post che puoi trovare su questo sito sono scritti da due persone: Xavewec e Panic Room. 

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